A Milano si torna a parlare di affido

Il tema dell’affido torna al centro del dibattito pubblico. Dopo un primo incontro dedicato a inquadrare le sfide attuali delle famiglie affidatarie – tenutosi il 24 ottobre all’Università Cattolica – ieri, 29 ottobre, diversi esperti si sono riuniti al Centro Culturale San Fedele di Milano per discutere della reale applicazione della legge 173/2015 sulla continuità affettiva, a dieci anni dalla sua approvazione, in una conferenza dal titolo “La forza dei legami. Affido familiare e continuità affettiva”.

Foto di Nappy

La norma è infatti nata con l’obiettivo di tutelare i minori in affido familiare, garantendo che, anche quando un affido giunge al termine, il bambino o la bambina possa mantenere un legame affettivo con la famiglia affidataria.

Dal panel, tuttavia, è emerso che questo diritto non sempre trova applicazione nella pratica. Anzi. Secondo l’associazione La Carovana, co-organizzatrice dell’evento insieme al CNCA Lombardia, su 53 famiglie intervistate il 30% dichiara di essersi vista negare la possibilità di mantenere un rapporto continuativo con il minore accolto dopo la fine del periodo di affido.

A partire da questa premessa, con sguardi e prospettive diverse – giuridica, psicologica e sociale – i relatori e le relatrici si sono interrogati sul ruolo che oggi svolge questa norma e sull’utilità che può ancora avere, ricordando che l’affido e la legge sulla continuità affettiva devono sempre essere guidati dal principio del “superiore interesse del minore” e da un approccio che, per necessità, deve essere multisettoriale.

Questa conferenza, preceduta da quella di venerdì 24 ottobre sempre promossa dal CNCA Lombardia, ha riportato al centro il tema dell’affido dopo anni in cui, a causa dei fatti di Bibbiano, il sistema è stato gravemente danneggiato e oscurato. “È un bene che si torni a parlarne: l’affido familiare è finalizzato al bene pubblico e per questo anche la sua responsabilità deve essere collettiva” ha commentato Liviana Marelli, referente nazionale dell’area Nuove generazioni e famiglie del CNCA Lombardia. Solo nel 2024 il Coordinamento affidi del Comune di Milano ha gestito 346 progetti di affido. “L’auspicio è che questo tavolo sia solo l’inizio di una lunga riflessione congiunta sul tema”.

Tra gli interlocutori erano presenti anche Paolo Agnoletto dell’associazione La Carovana, Claudio Cottatellucci, presidente dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e la Famiglia, lo psicoterapeuta Dante Ghezzi, l’avvocata e curatrice speciale Grazia Ofelia Cesaro, e le operatrici Sabrina Banfi, Silvia Chiodini e Cristina Lazzari.

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