La bellezza del mio lavoro l’ho scoperta e vissuta nelle piccole cose di ogni giorno. Alla sera, quando ormai tutto è in silenzio e le luci si spengono entri nelle camere per augurare la buonanotte e vedi qualcuna che è ancora sveglia e pensierosa.
Mi chiede di sedermi accanto a lei e mi racconta che i rapporti con il suo ragazzo in questo periodo sono un po’ faticosi ponendomi anche qualche domanda.
Dentro di me sorgono diversi pensieri: “Perché chiede aiuto proprio a me che ormai sono un’adulta?”. “Perché si sta fidando?”. Fermo le domande in testa e decido di ascoltare le sue parole che racchiudono fatica, tristezza, paure, dubbi e interrogativi.
In quel momento mi rendo conto che non mi sta chiedendo i massimi sistemi o dei trattati filosofici sull’amore. Con molta semplicità e delicatezza provo a rispondere alle sue domande. Mi ringrazia e ci diamo la buonanotte.
Esco dalla camera e mentre mi dirigo verso la mia, ripenso a quanto appena successo e mi accorgo che la semplicità e la relazione sono degli strumenti straordinari. Così, piano piano, giorno dopo giorno, si cresce insieme: loro con te e tu con loro!
Giulia

Lavorare in comunità richiede di prestare attenzione ai PICCOLI GESTI che poi tanto piccoli non sono. Un dolce sfornato per colazione, un messaggio inaspettato, una coccola prima di dormire …sono piccoli gesti che fanno sentire pensato chi li riceve. 
Lavorare in comunità è donare e ricevere AMORE nel suo senso più profondo.
È offrire alle ragazze l’esperienza buona di adulti che possono aiutarle a diventare grandi.
Lavorare in comunità è CREARE LEGAMI. È crescere insieme, difatti, ogni ragazza che incontriamo ci arricchisce giorno dopo giorno. Ci fa scoprire parti di noi inesplorate e ci mette in gioco come persone. 
Lavorare in comunità richiede una certa dose di MERAVIGLIA e STUPORE. Bisogna imparare a cercare il bello anche quando tutto sembra grigio e spento. Bisogna credere nella possibilità di un riscatto, di una rinascita. Bisogna accogliere il cambiamento e diventarne parte. 
Lavorare in comunità richiede una buona capacità di CONDIVISIONE. Si condivide il tempo, i pasti, la quotidianità, le vacanze, i momenti belli e quelli più faticosi. Ogni momento della giornata, come cucinare o pulire, ha una rilevanza educativa. 
Lavorare in comunità richiede una dose di FATICA. Fatica fisica e mentale, fatica nella gestione delle frustrazioni, del senso di impotenza che a volte capita di provare, fatica nel pensare di non fare abbastanza… Per fortuna però esistono i colleghi che rendono tutte queste fatiche più leggere e sostenibili. Condividere con i colleghi è, difatti, una regola base del servizio in comunità. 
Lavorare in comunità richiede di avere una VALIGIA piena di attrezzi, ognuno diverso e speciale a modo suo. Richiede di saper cogliere il momento migliore per capire quale utilizzare. 
Lavorare in comunità è come lavorare in una palestra, si cerca infatti di allenare, di preparare le ragazze per il dopo, per il loro futuro nel mondo. Si lavora dentro in stretta collaborazione con il FUORI con la realtà che ci circonda, con le scuole, gli oratori, le famiglie… 
Lavorare in comunità richiede di SAPER LASCIARE ANDARE. Il percorso di ogni ragazza, ma anche di ogni membro dell’equipe educativa è temporaneo, lo si sa sin dall’inizio. Si lavora per l’indipendenza, per dare ad ogni ragazza gli strumenti necessari per essere autonoma nella sua vita futura. Si lavora per il dopo!
L’associazione Agathà onlus è nata dall’incontro della passione educativa di due istituzioni della Chiesa di Bergamo: il Patronato San Vincenzo e le Suore Sacramentine. A questa sinergia si aggiunge la Cooperativa Sociale L’impronta che partecipa attivamente alla gestione e allo sviluppo dei progetti dell’associazione. Dal 2011 sono stati avviati progetti e servizi rivolti a minori, neomaggiorenni e donne in difficoltà: la comunità educativa, i progetti diurni di comunità, gli alloggi per l’autonomia e l’housing educativo. Le case di Agathà sono luoghi di protezione, sviluppo e crescita dove le ragazze trovano attenzione e cura ma anche richiesta di impegno.
