Il progetto TERREFERME (gestito dal CNCA in accordo con UNICEF) pone al centro il diritto di ogni minorenne di sperimentare relazioni familiari accoglienti e prossime (così come previsto dalla CRC ratificata in Italia 1991) .
TERREFERME ha reso evidente che è possibile dare risposte sensate e coerenti di accoglienza diffusa, partecipata, solidale orientata a sostenere processi di cittadinanza attiva: sono circa 300 persone (famiglie, singoli, operatori) che hanno partecipato ai percorsi formativi precedenti, adesso invitiamo nuovamente chi si sente di poter accogliere e ospitare questi ragazzi a prepararsi insieme per capire come e se questo desiderio può diventare concreto. Per questo offriamo un ciclo di quattro incontri gratuiti alla conclusione dei quali accompagneremo i partecipanti all’iter di valutazione.
Oggi sono già in atto le prime accoglienze familiari e altre sono in programma, (6 in Lombardia e 5 in Veneto) mentre altre risorse famigliari sono in fase di valutazione, e altre si stanno candidando.
Le famiglie sono seguite da tutor esperti e si ritrovano mensilmente in rete con altre famiglie a confrontarsi e sostenersi nelle gioie e fatiche dell’affido. La formazione non finisce con questo primo percorso, periodicamente vengono offerte alle famiglie interessate occasioni di formazione e approfondimento dei temi riguardanti i minori migranti. Abbiamo già affrontato il tema delle differenze culturali e religiose accompagnati da un antropologa e quello dei documenti (permessi di soggiorno, passaporti e altro) con un avvocato .
L’affido è un progetto sociale che racconta un modo di essere famiglia, di essere comunità sociale, della qualità dei legami inclusivi o meno che vogliamo costruire, dice verso quale futuro andare.
Il progetto Terreferme vuole occuparsi di questo desiderio delle famiglie e del bisogno di questi ragazzi: un incontro felice e una richezza per tutta la comunità sociale.