Accoglienza per minori: il Comune di Milano stabilisce rette al di sotto della soglia minima quantificata dai suoi stessi tecnici e sostiene la nascita di strutture “sperimentali” destinati ai soli minorenni stranieri.
“Come se il solo fatto di essere straniero possa definire i bisogni di un minorenne”
obietta CNCA Lombardia, che in regione coordina 80 comunità per minori
Milano, 30 ottobre 2017 – Il CNCA Lombardia esprime perplessità in merito all’Avviso Pubblico dal Comune di Milano, emanato ad agosto e chiusosi il 20 ottobre per aggiornare il sistema di accreditamento delle Unità di accoglienza per Minorenni che hanno sede sul Territorio Cittadino, e per creare un elenco di strutture disponibili al convenzionamento. Dopo una costruttiva fase di reale ascolto e confronto, infatti, ha fatto seguito una proposta che lascia aperti molti interrogativi sia sul piano della sostenibilità sia su quello “culturale”. Una prima preoccupazione è relativa alla sostenibilità degli standard di qualità che le nostre strutture devono e vogliono garantire ai propri ospiti: le rette stabilite per il Convenzionamento con il Comune di Milano, infatti, sono tutte ampiamente al di sotto della soglia minima che gli stessi Tecnici del Comune hanno quantificato come necessaria per erogare un servizio di qualità ai Minorenni accolti nelle strutture. In particolare: Non solo. Con questo Avviso il Comune sostiene la nascita di strutture “sperimentali” destinate unicamente all’accoglienza di Minorenni stranieri.
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